TESLA E MAURO LAURENTI
(ovvero disegnare scenari del post-comunismo
(ovvero disegnare scenari del post-comunismo
Ecco il volto di Tesla,
nell'ultimo Dampyr, "Zarema!", disegnato da Mauro Laurenti su
sceneggiatura di Diego Cajelli. Un primo piano tra i più intensi, per una
storia, dove l'eroina in notturno sfinimento secolare di tetti e lune, ha un
ruolo da protagonista, nel vincere il male che si annida nel frutto perverso
del Gulag aggiornato alla Russia di oggi. Il segno di Cajelli, nelle scene
corali e post-umane del disfacimento tecnologico avvitante i soggetti, evoca
con sinuosa eleganza non scevra da un eros umbratile, quanto s'annida nella
società post-comunista. E' un esercizio di stile poco comune, direi un
manierismo che apre a soluzioni possibili altre, in futuro (come spesso è
accaduto nelle arti) per illustrare il secolo della tecnica anche transmentale,
perversamente transmentale. Nei luoghi che diedero i natali alle migliori
avanguardie primo novecentesche (Ricordo Chlebnikov e la sua onda luce
transmentale). Un plauso per Cajelli che fornisce racconto a quanto spesso vien
rimosso. Anche nella politica nostrana. L'inferno del Gulag.
Ah, prima che qualcuno salti su! a chiosare che scrivo soltanto su albi da edicola Bonelli (e non è così ho sul tavolo edizioni Cosmo), ripeto, che in questa casa editrice operano degli sceneggiatori e disegnatori, quindi parola con segno, che m'interessano per lo sforzo d'indagine della contemporaneità, non solo cronologica, bensì stilistica. Su tutti Carlo Ambrosini. E che lo faccio senza alcun mio "disegno" per cercar entrature o partecipare a siti e blog dedicati al fumetto - che spesso trovo soltanto descrittivi e poco elaborati ed autoreferenziali nella critica in quanto chiusi ad altri campi dei saperi: metti della letteratura o della filosofia - perché ho una mia storia nella arti e nella scrittura, e parecchia on line; e su carta un tempo in Feltrinelli,... che mi basta ed avanza.
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