Claudio Di Scalzo
Nicola Genzianella disegna l’albo
la Citta dei Morti di Dampyr
La potenza del segno, evocativo,
di Genzianella in questa storia, sta nell'aver raffigurato in sincronia
perfetta con la narrazione/storia, ed è una questione di chiaroscuri, di
inquadrature, di campo lungo e primi piani (insomma questo autore risponde con
una maturità alta ad ogni lessico del fumetto, del mestiere del fumettista, con
prassi originale dentro la tradizione ed il percorso del personaggio Dampyr),
il rapporto, complicato, complicatissimo, tra il regno dei morti e dei vivi,
della possessione, della scansione temporale, antichità-modernità, poi non
bisogna mai dimenticare che ogni albo è frutto di mesi di lavoro e intreccio
con la sceneggiatura: ma se il risultato è questo, dentro la distribuzione da
edicola, albi simili meriterebbero il cartonato, la pubblicazione a sé il
libreria.
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