mercoledì 27 novembre 2013

Claudio Di Scalzo: GIGANTI di Hajime Isayama e ORFANI Bonelli Editore





Claudio Di Scalzo

GIGANTI di Hajime Isayama e ORFANI Bonelli Editore

I Giganti di Hajime Isayama, di recente è uscito in edicola il numero 1, per i tipi della Panini, sembra un concentrato di come la cultura giapponese nei Manga, usa il Mito occidentale travestendoli e re-inventandolo (qui sta il transmoderno) nei luoghi e nelle declinazioni dell’immaginario giapponese. Intanto l’imprecisato nel tempo. Un tempo che però si manifesta modernamente tecnologico con innesti di pre-tecnica. Le battaglie gli scontri potrebbero riguardare scontri tra Achei e troiani, oppure Ulisse contro  vari giganti con occhio solo, ma s’avverte, con un’ermeneutica azzardosamente scaltrita, che nel  piccolo di città racchiuse da alte mura per protezione contro i giganti divoratori, si riflettono le particelle animate che rimandano ai circuiti dei pc dei tablet delle micro-fotocamere. Fuori il grande, l’immenso, ma il punto di vista proviene dal minuscolo. Dall’eleganza anche nel dramma con il potente ma spesso illogico della forza bruta. C’è Hegel in questo fumetto, e dialettica a profusione, al momento la sintesi tra tesi e antitesi m’appare nelle tavole talmente dinamiche e statiche, ritorna la dialettica, che secondano la narrazione. Intimità per sublime giovanile da prigionieri e guerra eroiche contro chi tiene prigioniera l’età che chiede viaggi e avventure. Inutile stupirsi del successo di questo manga, dei premi che ha ricevuto e che riceverà. E soprattutto dei molti lettori.





Istintivamente ho paragonato questa dialettica dei Giganti con Orfani della Bonelli Editore con sceneggiatore Recchioni e disegni di Mammuccari. E mi chiedo quale immaginario stia proponendo Orfani ai lettori italiani e magari europei se in traduzione e magari giapponesi se finalmente i nostri mandarini usciranno dal protezionismo fumettistico scaltro che impongono ad altre testate e avventure editoriali, perché la vera scommessa in un fumetto e nei suoi protagonisti è avere una filosofia che genera e rigenera il mito con i suoi topos seduttivi. Riuscirà Orfani a compiere con la cultura giapponese quanto la cultura del fumetto giapponese, testimone  Hajime Isayama, con i Giganti, sa fare?

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